Le nuove NTC 2018 fissano i principi da seguire nel progetto, nell’esecuzione e nel collaudo delle costruzioni e le prestazioni che gli edifici devono raggiungere in termini di resistenza meccanica e stabilità.
Tra le novità principali delle NTC 2018 vi è la semplificazione per l’adeguamento antisismico degli edifici esistenti, il quale dovrà rispettare requisiti meno stringenti rispetto a quelli che saranno applicati alle nuove costruzioni. In caso di cambio di destinazione d’uso, è prevista una riduzione del 20% dei requisiti richiesti.
L’obiettivo è quello di consentire la realizzazione di interventi di ristrutturazione con costi sostenibili e di facilitare l’accesso al sisma bonus, la detrazione fiscale dal 50 all’85% destinata all’adeguamento antisismico degli edifici.
Altra novità importante riguarda i materiali ed i prodotti per uso strutturale: vengono introdotti nuovi materiali, come i calcestruzzi fibrorinforzati, per promuovere l’utilizzo di nuove tecnologie nelle costruzioni.
Alle opere private per cui è già stato depositato il progetto esecutivo o le cui parti strutturali sono in corso di esecuzione, non si applicheranno le nuove NTC ma continuerà ad applicarsi le NTC 2008. Solo per le opere pubbliche che si concludono entro cinque anni dalla data di entrata in vigore delle nuove NTC, cioè entro 22 marzo 2023.
La stessa regola vale per le opere pubbliche in corso di esecuzione, con contratti già firmati, progetti definitivi o esecutivi già affidati.
Per le opere private le cui parti strutturali sono ancora in corso di esecuzione o per le quali, prima della data di entrata in vigore delle nuove Norme tecniche per le costruzioni, è stato depositato il progetto esecutivo, si possono continuare ad applicare le vecchie Norme tecniche per le costruzioni del 2008, fino alla fine dei lavori ed al collaudo statico.
Le NTC 2018 individuano gli indici minimi di vulnerabilità sismica che dovranno essere raggiunti in caso di miglioramento degli immobili storici e di adeguamento degli edifici scolastici esistenti.